Disagio giovanile: come prevenire episodi di aggressività e violenza
Puoi trovare i miei consigli nel video e nel testo appena sotto.
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DISAGIO GIOVANILE: COME PREVENIRE EPISODI DI AGGRESSIVITA’ E VIOLENZA
L’argomento che tratteremo in questo video è di grande attualità: il disagio giovanile è un fenomeno dilagante negli ultimi anni. Parliamo di giovani in età adolescenziale, tra gli 11 e i 20 anni, che manifestano disturbi psichici (depressione, ansia e disturbi alimentari e comportamentali).
L’adolescenza è una fase di crescita della persona molto delicata: è il passaggio dall’infanzia all’età adulta. E’ questo il momento in cui si forma l’identità personale e si sviluppano le capacità per interagire con il “mondo dei grandi”.
E’ del tutto normale in questa fase sperimentare l’allontanamento dalle famiglie, l’importante è che questi giovani non vengano lasciati in un limbo esistenziale con assenza di figure alternative di riferimento, di appartenenza e di supporto. Se accade questo si interrompe un ciclo evolutivo fisiologico e possono essere favoriti fenomeni come il bullismo, il cyberbullismo, l’aggressività dei ragazzi appartenenti a tutte le classi sociali.
Ecco i miei consigli per Simonetta.
1. Stai attenta ad alcuni segnali
Il disagio giovanile può manifestarsi in molti modi. Te ne elencherò alcuni.
- Tristezza, irritabilità, rabbia, comportamenti autolesionisti potrebbero essere i sintomi di una depressione.
- Molti adolescenti si sottraggono alla vita sociale isolandosi perché percepiscono il mondo esterno minaccioso. Invece hanno bisogno di sperimentare il mondo ed imparare a vivere in esso con tutte le sue contraddizioni ma anche con le sue bellezze. Molti di loro preferiscono avere rapporti virtuali con i social piuttosto che relazionarsi “vis a vis”.
- Molti giovani presentano disturbi/disordini alimentari che riflettono conflitti emotivi
- E’ in questa fascia di età che si inizia a fare uso di sostanze stupefacenti, stimolanti e alcool.
- Possono manifestare una dipendenza dalla tecnologia, dai social e dai videogiochi
Tutti questi sintomi ci parlano di un disagio che va affrontato e superato attraverso un supporto.
2. Sii presente senza pressioni
Riconoscere questi segnali non è sempre facile perché presuppone una supervisione e una presenza attiva e costante della famiglia senza allo stesso tempo troppe pressioni. Essere presenti come famiglia è possibile ma è fondamentale anche la collaborazione delle comunità più vicine, la scuola, le associazioni culturali e sportive, il quartiere dove si vive. Non si può pensare di farcela da soli e rimanendo isolati: la crescita dei figli è una questione di importanza comunitaria.
3. La prevenzione per escludere il disagio giovanile
La cura per il disagio giovanile è la prevenzione. Durante tutta la fase dell’adolescenza è importante adottare un approccio integrato e continuo che agisca su tutti i livelli della crescita: in questo modo non si va soltanto ad impedire l’insorgenza del disagio ma anche ad intervenire tempestivamente affrontando i fattori di rischio e promuovendo fattori di prevenzione.
Come si può prevenire il disagio giovanile prima che sfoci in aggressività?
Promuovendo l’educazione alimentare e quella digitale, la promozione dell’attività fisica e dello sport sano: ogni ambito e aspetto della vita dei giovani può diventare una leva per favorire benessere e forza d’animo. Gli adulti devono con le loro parole, con le loro attività ed con l’esempio favorire le passioni sane e virtuose nell’animo dei giovani.
La famiglia, anche se allargata, e le comunità locali devono tornare ad essere i punti di riferimento per una crescita armoniosa e sana dei giovani.
4. Favorire le attività e le passioni sane
Gli adulti devono con le loro parole, con le loro attività ed con l’esempio favorire le passioni sane e virtuose nell’animo dei giovani.
Gli adulti sono tutte le figure di riferimento che i giovani trovano lungo il loro cammino: genitori, nonni, zii della loro famiglia ma anche i genitori dei loro amici, maestri e professori, educatori ed allenatori sportivi, i vicini che vivono nello stesso quartiere, i medici e gli psicologi.
Lo sport, gli hobby e le passioni sono le leve che favoriscono uno sviluppo armonioso dei giovani.
Cerchiamo di accendere in loro la fiammella della passione e avremo dei giovani sani, gioiosi e pieni di forza d’animo. Ognuno di noi faccia la sua parte.
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Chi sono

Sono Tiziano Grosso e lavoro da più di 30 anni come psicologo e psicoterapeuta a Perugia e Spoleto. La mia soddisfazione più grande è vedere la gratitudine e la gioia di vivere dei miei clienti dopo che abbiamo affrontato e risolto insieme i problemi che tanto li preoccupavano. Scopri di più sul mio lavoro!